28 set 2023

DEATH SCREAMS (1982) Recensione

Titolo: Death screams / The house of death

Anno : 1982

Paese: Stati Uniti

Regia: David Nelson 

Trailer



Tra la stragrande quantità di film horror da noi inediti, ne abbiamo una buona parte in slasher. Il sottogenere per eccellenza degli anni 80.
Questo Death Screams non fa eccezione. Un bel slasher molto canonico ma in fondo gradevole.


La solfa è la solita: un'omicidio iniziale, senza troppe spiegazioni, e poi i soliti 40 minuti buoni dove succede poco, ma che ci preparano alla mattanza finale.
In questo caso seguiamo le vicende di una piccola cittadina dove si conoscono tutti, e, dove un gruppo di ragazzi si ritrova alla sagra del paese per divertirsi. Tutto nella norma insomma.
Intanto però, il regista ci ricorda che c'è anche un assassino in agguato, che dopo il primo duplice omicidio, adesso fa fuori un ragazza che era alla sagra e si era allontanata. Così, perché almeno ci ricordiamo di stare all'erta. I ragazzi poi decidono di finire la giornata al fiume, poi al cimitero e poi, causa pioggia, in una casa abbandonata. E lì arriva il bello, dopo più di 40 minuti ad essere onesti, arriva la mattanza. Il killer si presenta e inizia a divertirsi, e a farci divertire di conseguenza. Abbiamo il plot twist a questo punto, ma direi che rivelarlo sarebbe davvero cattivo. 




David Nelson, che ha solo questa piccola, ma non male, incursione nell' horror, ci porta un film canonico, dalle buone atmosfere, che non si sbilancia troppo ma crea una buona base da seguire fino alle rivelazioni finali.
Tutta la componente riguardante il pre-massacro è gradevole, ben costruita e ci mette a nostro agio. Potrebbe un pochino ricordare Il tunnel dell''orrore, (film decisamente migliore del buon Tobe Hooper), anche se non c'è il tunnel ma una sagra di paese con le solite attrazioni.
Manca sicuramente di sangue, perché dall'inizio ben promettente, al finale c'è un bel mezzo tranquillo, ma, anche solo col piccolo omicidio della ragazza della fiera, ci fornisce un piccolo "aperitivo".
Ovviamente se si presta molta attenzione ai dettagli si poterebbe già intuire, forse, la rivelazione finale, ma credo sia molto bello, e più sano, anche seguire il film senza smacchinarci e vedere il corso degli eventi con naturalezza.



Death screams non sarà sicuramente tra gli slasher più notevoli e nemmeno tra i più belli, ma ha un suo fascino, e, a suo modo, intrattiene anche nei momenti che si potrebbero definire "morti".

Lo trovate in formato fisico ma anche in streaming su youtube. Ovviamente in lingua originale. Ideale per chi ama lo slasher e vuole averlo in collezione.














20 set 2023

MOONSTALKER (1989) - Recensione

 Titolo: Moonstalker / Camper Stamper

Anno : 1989

Paese: Stati uniti

Regia: Michael S. O'Rourke



Mancava una storia in stile slasher ambientata nei boschi d'inverno. Mancava una visone alternativa che desse un minimo di diversità (un minimo, lo ripeto) alla solita minestra che è questo (sotto)genere di film.
Non fraintendetemi, amo lo slasher, ma amo anche vedere qualcosa che lo differenzi ogni tanto.
Questo Moonstalker, non è differente, ma almeno non siamo in un campeggio estivo!
E poi, il sangue sulla neve risalta molto di più.



Ci troviamo nei boschi, stavolta in inverno. Una famiglia, con la sua roulotte è in vacanza. Non tutti sono felici della cosa, fa freddo, e non è il massimo fare campeggio in queste condizioni.
Arriva un'altra roulotte, guidata da un vecchio, che è apparentemente solo e anche un po' strano.
L'uomo, nella notte libera un passeggero che tiene nascosto nella sua roulotte, suo figlio che tiene legato con catene e una camicia di forza, più uno strano cappuccio in testa.
(Personaggi alquanto affascinate... come killer intendo.)
Il ragazzo uccide tutta la famiglia, mentre il vecchio ruba tv, forno a microonde e altro. Ma poi succede qualcosa: il vecchio muore appena sceso dalla roulotte di infarto, e il ragazzo è solo a questo punto è libero. Libero di  fare mattanza ovviamente! Dopo aver inseguito l'unica superstite della famigliola felice, e averla uccisa, ruba un pickup ad un ragazzo e si dirige al suo posto, al campo scuola per assistenti dove si stava recando. 
Il preludio finisce qui e ora, inizia la parte vera e propria del film.
Ora il killer, Bernie, si accinge a fare mattanza del campeggio scuola, dove alcuni ragazzi stanno seguendo una specie di corso condotto dal classico fanatico militare e dalla sua compagna. Uno ad uno i ragazzi verranno ammazzati in modi diversi. E solo la final girl predestinata resterà viva.



Michael O'Rourke, il regista di questo film, ha diretto solo un' altro horror, che non ho ancora visto, e non so se, e quando lo vedrò, intitolato Deadly love. In questo caso però se la cava abbastanza bene.
Seppur sia il classico slasher, riesce bene ad intrattenere perché O'Rourke, riesce a dosare gli omicidi in modo giusto, senza lasciare troppi tempi morti, che è cosa graditissima quando si ha a che fare con film del genere.
E il gore non è neanche affatto male rispetto alla qualità della pellicola al budget. Gli omicidi sono più che dignitosi e quindi, con le aspettative basse che si hanno in questi casi, la cosa sorprende.
Da notare anche il look del killer, che poi scopriremo ha già colpito nella zona, ed è una storia narrata anche da uno dei ragazzi del campo. All'inizio incatenato e con camicia di forza e cappuccio in testa è anche abbastanza particolare. Si nota e lascerebbe pensare a qualcosa di "speciale". Si sgonfia tutto dopo, purtroppo, quando Bernie prende le sembianze da cowboy, con movenze e atteggiamento un po' in stile Terminator.



In fondo è un tipico slasher low budget, ma si fa notare, senza diventare un capolavoro di plot o regia, intendiamoci.
Intrattiene a dovere e non mi ha delusa affatto. Qualche piccolo difetto c'è, ma è normale, tutti, o quasi tutti, i film ne hanno. Poca roba, sempre tenendo conto della qualità della pellicola. 

La storia lascerebbe spazio ad un potenziale sequel, che, a quel che so, non è mai stato realizzato. Forse un bene, ma a me non sarebbe dispiaciuto vedere di nuovo il Moon stalker in azione.
Non vi dirò che sta nella top 20 dei migliori slasher anni 80, perché sarebbe davvero una bugia. Ha il suo fascino, nel suo essere comunque molto canonico. 
Al solito lo trovate, in lingua originale sul tubo in qualità abbastanza buona.







16 set 2023

SLAUGHTERHOUSE ROCK (1988) - Recensione

 Titolo: Slaughterhouse rock / Chi è entrato nella mia casa?

Anno: 1988

Paese: Stati Uniti

Regia: Dimitri Logothetis 

Trailer



Oggi parliamo di Slaughterhouse rock, un filmetto che mi ha sorpresa per la sua semplicità, ma che sa essere divertente quanto basta.
E' una commedia horror sovrannaturale, un po' in stile House, il primo. E infatti lo stile ricorda molto il film di Steve Miner, molto ironico, che però è del 1986 (e sicuramente molto più valido).
Non è sicuramente una perla ma si fa notare, nel bene e nel male.




Alex fa degli incubi davvero spaventosi da qualche tempo. E sono talmente vividi che in alcuni casi si ritrova sospeso in aria oppure arso vivo. Ovviamente il tutto finisce quando si sveglia, ma senza alcuna conseguenza fisica, se non lo spavento e il terrore per queste esperienze piuttosto insolite.
Scopre di essere particolarmente sensibile ad elementi paranormali, e che questi sogni riguardano degli omicidi commessi ad Alcatraz, il famoso penitenziario.
Per cercare di capire come fermare gli incubi, che diventano sempre più pericolosi, dovrà recarsi sul posto insieme ai suoi amici. Qui, lo spirito di una una cantante uccisa proprio lì, lo aiuterà a combattere con il cattivo: lo spirito demoniaco di un cannibale che possiederà suo fratello e farà mattanza dei suoi amici.



Non aspettiamoci nulla di troppo eclatente!
Slaughterhouse rock è veramente un film molto semplice, diretto e semplicemente creato per divertire nella solita oretta e mezza scarsa. Il titolo italiano mi suggerisce un passaggio sui nostri schermi a suo tempo, ma, ora credo sia difficile da reperire in edizione nostrana. Ho trovato la copertina di una vhs, che è probabilmente l'unica edizione uscita in Italia. Quindi in caso, in futuro sarebbe forse possibile recuperare anche una nuova stampa in dvd.
Ma ne vale davvero la pena?
La domanda sorge spontanea. Così come per molti altri film. Fosse per me salverei tutto, per averlo in collezione, ma io sono di parte.
E' una pellicola, molto misera in fondo, con effetti speciali buoni e giusti per il prodotto offerto. Così come la recitazione, al solito limite, ma anche qui salviamo il risultato.
Complessivamente, seppur risulti anche confuso a volte, il film diverte secondo me e, almeno una visone per i più curiosi sarebbe da fare.
Da segnalare lo spunto ispirato al Nightamare di Craven, evidente ma non svilente per il film. Si tratta di sogni, ci sta la citazione, o qualunque cosa sia.


La copertina della vhs Italiana. fonte IL DAVINOTTI


In conclusione io personalmente non lo boccio, credo si sia capito, seppur sia un prodotto scadente, e non lo si può negare. Diverte a suo modo e ha un suo perché nel suo essere scalcinato e fatto un po' coi piedi anche.
Ripeto se siete curiosi, ci sta la visione. Lo trovate completo in lingua originale su youtube.














13 set 2023

L'ESORCISTA TORNA AL CINEMA PER I 50 ANNI

     Il 7 agosto scorso William Friedkin ci ha purtroppo lasciati. Il grande regista americano, ha contributo non poco al cinema in generale e all' horror, portandoci una delle trasposizioni da un libro più riuscite: L'Esorcista.

Il film è stato recentemente proiettato alla mostra del cinema di Venezia in versione estesa (director's cut) restaurata in 4K. E, in occasione del suo 50esimo compleanno verrà passato al cinema dal 25 al 27 settembre.




Il film è un capolavoro dell'horror e non solo. Va oltre il genere perché è talmente famoso, talmente bello e talmente "ricco" da non poter essere semplicemente relegato al genere orrifico. E non è invecchiato di un giorno dal lontano 1973. Sconvolse le persone che all'epoca lo andarono a vedere e creò, anche un "filone" che coinvolse anche l'Italia. Dopo la sua uscita arrivarono titoli come L'anticristo del 1974, quindi appena subito dopo, considerato la risposta Italiana al film di Friedkin. Oppure Chi sei? sempre del 1974 diretto da Ovidio G. Assonitis, o ancora Un urlo dalle tenebre di Angelo Pannacciò. E così via.
Ma non solo, anche sequel, ricordo che il nostro ne ha ben 2 più due prequel post 2000. Poi parodie, e varie citazioni in diversi film. 



Due immagini di William Friedkin e Linda Blair sul set del film all'epoca


Un' occasione unica questa, la prima c'è stata esattamente 10 anni fa, per il 40esimo, e sono felice di averne potuto usufruire.
Riportare il film in sala è stata la decisione più giusta e sensata. Molti hanno bisogno di questa esperienza, che vi garantisco, non è la stessa che vedere il film in tv. Un'arricchimento importante, anche in preparazione alla nuova trilogia sequel che arriverà nelle sale il 13 ottobre.
Non potrò parlarne in questa sede, ma sicuramente dirò la mia in merito.



Quindi il 25, 26 e 27 settembre tutti in sala a gustarci questo gran capolavoro!





11 set 2023

FLESHEATER (1988) - Recensione

 Titolo: Flesheater / Revenge of the living dead

Anno: 1988

Paese: Stati Uniti

Regia: Bill Hinzman

Trailer


He lived, he died, he's back, and he's hungry!

Lo spin off è quando, da un film o una serie televisiva, viene preso un elemento o, più spesso, un personaggio, per creare un nuovo film o una nuova serie tv. Legata o slegata dall originale.
Direi che potrebbe essere la definizione perfetta per questo film.

Flesheater è un prodotto di serie b/z scritto, diretto e in parte editato da Bill Hinzman. 
Ma chi è William Hinzman?
Beh, è più famoso di quanto possiate immaginare. Sia tra i fan dell'horror che tra la gente comune. Hinzman è probabilmente una delle prime cose che vengono in mente (oltre alla ragzzina del seminterrato) quando si nomina La notte dei morti viventi. Il capolavoro zombesco in bianco e nero di George Romero è un film che conoscono tutti. No?
Hinzman è lo zombie del cimitero. Il primo zombie che appare sulla scena e che aggredisce Barbara e il fratello in visita alla madre morta.
Ah, adesso vi ricordate!

Hinzman nel 1968 in La notte dei morti viventi

Hinzman all'epoca  ha 32 anni (ne dimostra molti di più ma vabbè). Esattamente 20 anni dopo il nostro decide di fare appunto quello che è a tutti gli effetti uno spin off del suo personaggio. Un film dedicato al Cemetary zombie. Del resto uno dei titoli pensati per Night of the living dead in origine era Night of the flesheaters. E uno dei titoli di questo film è anche Revenge of the living dead come se, a distanza di vent'anni, ci sia quella voglia di vendetta per essere stato fermato dal propagare il morbo. Hinzman quindi scrive una storia dove il suo personaggio torna e riprova a popolare la terra, o meglio gli States di simpatici non morti.


Ma veniamo alla trama: E' Halloween e un gruppo di ragazzi è in campagna per festeggiare nei boschi la notte più paurosa dell'anno.
Un boscaiolo, che sta sradicando un albero scopre una tomba con un iscrizione. Credendo ad uno scherzo la apre e, uno zombie si alza e lo morde uccidendolo e trasformandolo ovviamente.
Da questo momento in poi sarà un susseguirsi di fughe, sangue, membra staccate, splatter a go go e donne nude.




La pellicola non brilla per sceneggiatura, né per recitazione. Ovviamente non è che serva molto se si tratta di un film di serie Z con dosi elevate di sangue e donnine nude ben in vista.
Apparentemente potrebbe sembrare un'emerita cavolata. Ma non lo è. Non del tutto almeno.
Tralasciando gli elementi deboli del film, abbiamo l'elemento splatter molto ben fatto invece. Gli effetto speciali sono davvero notevoli rispetto alla qualità globale della pellicola.
Una cosa che mi ha sorpresa molto in positivo, e che, me lo ha fatto valutare come un prodotto di intrattenimento degno e consigliabile agli amanti di questo tipo di pellicole.
Ci sta e sono ben felice di averlo recuperato.





probabilmente anche in questo caso siamo di fronte all'ennesima pellicola che non serve ma che ci regala un'oretta e mezza (scarsa) di puro divertimento che, molto spesso è non sense, ma che volete farci? Credo e confido che, chi stia leggendo l'articolo sia piuttosto abituato a queste cose.
Non c'è molto altro da aggiungere se non che potete trovare la pellicola completa oltre che sulle varie piattaforme di vendita anche qui.














































7 set 2023

OFFERINGS (1989) - Recensione

 Titolo: Offerings 

Anno : 1989

Paese: Stati uniti

Regia: Christopher Raynolds

Trailer


Tra gli slasher di fine anni 80 prodotti negli Stati Uniti, non possiamo non tener conto di questo Offerings. Diretto da Christopher Reynolds che ha al suo attivo solo due pellicole (compresa questa), è uno slasher canonico che si ispira molto ad Halloween di John Carpenter.
La colonna sonora, che ne riprende le sonorità, e ci fa sorridere di questo, la storia, non copiata palesemente, ma con un killer che ricorda davvero molto il più noto Michael Myers. E alcuni altri elementi qua e là. 


John Radley è il classico ragazzino odiato da tutti. L'unica a stare con lui è Gretchen, una sua coetanea che gioca volentieri con lui.
Un giorno, un gruppo di ragazzini, amici anche di Gretchen, spingono John a fare una sfida: salire sul bordo di un pozzo e camminarci sopra. John cade, tutti scappano tranne Gretchen.
Dopo 10 anni John è ricoverato in ospedale. E' un vegetale per via dell'incidente. Un paziente irrecuperabile.
Il ragazzo però si risveglia e scappa dall' istituto uccidendo un' infermiera.
E torna nella sua città per vendicarsi del gruppo di ragazzini ora cresciuti. Inizia così la sua vendetta, poco alla volta, ucciderà tutti per poi avvicinarsi alla fine a Gretchen. La ragazza infatti si trova da sola a casa perché i genitori sono in vacanza. John le fa trovare "pezzi" dei suoi amici. La ragazza è terrorizzata e alla fine si comporterà come ogni final girl che si rispetti.



POSSIBILI SPOILER

Uno slasher molto canonico, e non ci sarebbe nulla da dire. Alcuni difetti però ci sono:

A partire dalla fuga di John dall'ospedale, che sta a letto già con le scarpe ed è già praticamente vestito. Cosa difficile da digerire anche per un b-movie.
La colonna sonora: l' idea "simpatica" di ispirarsi al tema di Halloween, sicuramente attira l'attenzione, ma non fa guadagnare nulla di più alla pellicola.
E a volte sembra che tutta la situazione non sia del tutto convinta di dove stia andando a parare.

Tutto sommato però ci sono un paio di scene omicidiarie buone: L'impiccagione ed il primo omicidio nel garage.
La componente sanguinosa non è nemmeno poi così male. La scena poi della "pizza alla salsiccia" è un punto a favore. 
Mi sarei comunque aspettata qualcosa di più, anche rispetto al budget, ma si sa, non sempre si riesce ad ottimizzare il tutto al meglio. 
Il resto è un pò fiacco a mio avviso, nella norma, ma fiacco. Il film scorre come dovrebbe, ma in fondo non da, o almeno a me non ha dato, la soddisfazione che credevo e mi aspettavo. Manca un pochino di carattere.


E' comunque un prodotto che intrattiene. Non fraintendetemi. Non si piazza tra i migliori, e questo mi spiace molto perché a prima vista sembrerebbe davvero molto figo.
Lo teniamo però in considerazione. Fa parte della grande famiglia del' era d'oro dello slasher made in USA.
E non è sicuramente tra i peggiori visti fino ad ora.











6 set 2023

NIGHT WARNING (1982) - recensione

 Titolo alternativo: Butcher, Baker, Nigtmare Maker

Anno: 1982

Paese: Stati Uniti

Regia: William Asher

Trailer


Si torna sul blog con un film bomba. Una pellicola che vista così di sfuggita, per titolo e locandina, farebbe pensare al solito slasher dimenticabile. E invece ecco la sorpresa se ci si sofferma almeno per i primi 5 minuti. Io li definisco "psycho-slasher" ma, sono tutto e per tutto dei thriller psicologici con connotazioni slasher. Hanno una marcia in più, molta più carne al fuoco, una miglior recitazione e così via. Li si confonde col buon vecchio slasher per titolo e locandina appunto, forse questo non rende abbastanza giustizia però.

Night Warning è un film ben costruito, e ben diretto, con un cast azzeccato che ne è la colonna portante. Prodotto nel 1981 esce però l'anno dopo nelle sale americane.




Billy vive con la zia Cheryl dopo la tragica morte dei genitori in un incidente stradale quando aveva solo 3 anni. La donna ha sacrificato la sua vita per lui, non si è sposata ma vivono felici. Al compimento dei diciassette anni Billy vorrebbe iniziare ad avere più spazio, andare in un college lontano e avere una ragazza. La donna non ne è contenta, così escogita un piano per tenersi a casa il ragazzo. Uccide un tecnico della tv che aveva rifiutato le sue avances sessuali, asserendo che invece lui l'abbia violentata. Billy arriva proprio mentre c'è la collutazione
tra i due e ha solo il tempo di estrarre il coltello dall'uomo ormai esanime. Arriva la polizia, col detective Carlson, che subito non crede alla storiella della zia. Crede invece che sia stato Billy. Carlson continuerà ad essere convinto della colpevolezza del ragazzo fino alla fine, e cercherà in tutti i modi di farlo confessare, anche pressando la sua ragazza e chi gli sta intorno.
Cheryl crede di aver fatto bene, ora Billy resterà con lei. Ma il ragazzo  ancora deciso a vivere la sua vita. La donna allora piano piano mostrerà la sua vera natura psicopatica, arrivando a drogare il latte di Billy, per farlo andare male a scuola. Ma non finisce qui, chiunque voglia aiutarlo, e ostacolare lei, è un pericolo. Cheryl ucciderà chiunque sia di intralcio.








Non ho svelato tutto nella trama, che è molto più complicata di così. E non lo farò nemmeno nella mia analisi, tuttavia lo scritto potrebbe comunque contenere SPOILER, quindi se odiate sapere prima certi particolari, vi consiglio di fermarvi qui e tornare dopo la visione.

Innanzitutto segnalo la stupenda atmosfera che pervade tutto il film. Quella a cavallo tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli 80 è la migliore a mio avviso. Il film è davvero ben girato, ma è probabilmente la scelta del cast che ha fatto fare centro al tutto.
Susan Tyrrell, è semplicemente fantastica. Una psicopatica che non ha nulla da invidiare a mamma Voorehees (interpretata da Betsy Palmer) e che la ricorda nelle scene omicidiarie della seconda parte della pellicola.
Il film parte molto bene, la scena dell'incidente dei genitori di Billy è abbastanza per gasare e preparare lo spettatore al dopo.
Carlson, interpretato da Bo Svenson, è un ottuso, omofobo che ci sta antipatico sin dall'inizio. Odia gli omosessuali, e quando gli sembra fiutare che Billy possa esserlo, scatena la sua cattiveria in maniera davvero dura. Un poliziotto che sta sulle palle anche ai colleghi, pieno di sé e altamente presuntuoso. Un pezzo di merda in pratica. 
E questi sono i due personaggi che reggono tutto il film, lo rendono impossibile da mollare, e va bene così!
Quindi non ci si stupisce se il film fa parte dei famigerati video nasties perseguitati dall'inquisizione della censura britannica all'epoca. Trovate la versione povera di sangue su Youtube, ma non ve la consiglio affatto.





Nel film troviamo anche un giovanissimo Bill Paxton, che era stato originariamente scritturato per il ruolo di Billy. Paxton fu poi inviato ad un ruolo minore (un bullo che ce l'ha con Billy).
Il film ha un ampio finale, molto ben congeniato, che mette tutto (più o meno) al suo posto, in un piccolo susseguirsi di colpi di scena, non originali, ma che comunque hanno il suo effetto.

Non ho trovato difetti in questo film, e ve lo consiglio davvero vivamente.
Purtroppo è inedito in italia, ma lo si trova agilmente in dvd e blu-ray in edizione orginale oppure on line (al link nelle righe sopra lo trovate uncut e in buona qualità).

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