28 ott 2023

THE EVICTORS (1979) - RECENSIONE

 Titolo: The evictors

Anno: 1979

Paese: USA

Regia: Charles B. Pierce

Trailer


Dopo La città che aveva paura, Charles B. Pierce torna a dirigere un thriller/horror ambientato negli anni 40. 
The evictors è una pellicola che gioca sulla sottile ansia che si crea man mano i minuti scorrono e sulla bella interpretazione di Jessica Harper, reduce dal lavoro con Dario Argento per Suspiria, qualche anno prima.
Il suo personaggio è stavolta un'angelica donna, sposata con Michael Parks, che deve affrontare una minaccia che addirittura si insinua nella sua nuova casa. 


Ben e Ruth Watkins sono una giovane coppia che acquista una casa in una zona rurale della Luoisiana. Purtroppo il venditore omette di comunicare alla giovane coppia il passato della casa, e le terribili vicende che si sono consumate negli anni. Già da subito l'accoglienza non è delle migliori. Ruth trova un biglietto che intima alla coppia di andarsene.
Ruth scopre poi, grazie ad uno straccivendolo e ad una vicina di casa, che gli ultimi inquilini sono morti in maniera tragica dopo poco aver iniziato ad abitare la casa. Si tratta di due coppie: una nel 1939 e un'altra qualche anno dopo. Ruth vorrebbe andarsene, ma Bob deve prima finire il lavoro.
Un giorno Ruth scopre che c'è qualcuno in casa, e questo che tenta anche di aggredirla. La coppia allora compra una pistola e Ben insegna alla moglie ad usarla.
L'uomo si farà di nuovo vivo, stavolta aggredendo entrambi, Ruth spara ma colpisce Ben, e l'uomo scappa. 
Ben muore e Ruth resta sola. Decide di andare a trovare l'amica vicina di casa per salutarla. Ma il suo aggressore è ancora in giro...

Il finale è abbastanza ambiguo e pone alcuni interrogativi sul fatto che forse, qualcosa di maledetto aleggi veramente su quella casa. Ma non è questo il luogo per rivelarlo.




Un film che potrebbe ricordare Amityville, ma che vira quasi immediatamente verso qualcosa di molto più concreto. Pierce è molto bravo a confondere lo spettatore, già col prologo iniziale, girato in un seppia che non va affatto male, e che spiega tutto ciò che ha dato origine alla "maledizione" di quella sfortunata casa. 
Ci sono poi tutti i flashback che ci mostrano le vicende degli inquilini precedenti, e dove troviamo le scene più violente, insieme a quelle del finale.
La Harper e Parks, come già detto sono molto bravi anche loro, soprattutto lei, tanto semplice e carina ma molto incisiva. Davvero un bel personaggio.
Bella anche l'atmosfera, di metà anni 40, che ricorda molto il precedente film di Pierce, quello che porta in scena le vicende veramente accadute a Texarcana a metà anni 40.
Pierce lavora attivamente al film, non solo alla regia, ma anche alla fotografia e al soggetto che pare essere tratto da una storia vere, ma conferme, al momento io non ne ho.
Una pellicola che ci mette il suo tempo e forse non decolla mai del tutto, ma, ha comunque il suo perché, ma soprattutto ricordiamoci che è un b-movie, girato coi soliti pochi mezzi.
Bisogna capirlo e anche avere una certa simpatia per Pierce, per trovare subito la chiave che lo rende un buon prodotto. I suoi difetti li ha, ma sono ben compensati a mio parere.
Ne vale la pena, anche solo per gli ultimi 15 minuti, che sono la vera svolta che dà la scossa al tutto e sconvolge anche a suo modo. Un plot twist non dei più originali, ma, gli ultimissimi minuti, con quella strana ambiguità che lascia suggerire qualcosa di più di un semplice attaccamento alla propria casa, qualcosa di quasi paranormale, beh, sicuramente ha il suo effetto positivo.




Il film è uscito in DVD per quadrifoglio alcuni mesi fa. Da non perdere!














17 ott 2023

THE LAST HORROR FILM (1982) - Recensione

 Titolo: The last horror film / Fanatic

Anno: 1982

Paese: Stati Uniti

Regia : David Winters

Trailer



Penso che avere Joe Spinell in una pellicola sia garanzia di successo. La sua capacità di rendere morboso ogni suo personaggio è qualcosa che mi lascia sempre stupita. Non perché sia il più grande attore sulla faccia della terra, ma perché probabilmente è un ruolo che gli si addice. 

Dopo Maniac, lo slasher capolavoro di William Lustig, Spinell torna a vestire i panni del disadattato in quest'altro slasher, diertto da David Winters, che si fonde bene col thriller ed ha anche un tocco piuttosto  ironico.


Vinnie è un tassista di New York che vorrebbe diventare un famoso regista. E' ossessionato dalla reginetta dell'horror Jana Bates, che vorrebbe avere nel suo film.
Si reca così a Cannes, dove Jana è ospite al famoso festival del cinema, per cercare di convincerla ad essere la sua protagonista.
Vinny è lontano anni luce dagli ospiti, e in generale, dai frequentatori del festival, ma, in maniera rocambolesca, riesce ad avvicinare Jana e ha filmare alcune scene per il suo film. 
Intanto però succede anche altro: tutti quelli vicini a Jana iniziano a sparire o morire. La cosa inizia a farsi pericolosa per lei, che si sente sempre più braccata e si fa dare una scorta per partecipare ai vari eventi stampa a cui è costretta.
Vinnie intanto è sempre più gasato, e non si sa trattenere. La sua passione per Jana va oltre la settima arte ovviamente, così collezione un bel po' di figuracce con varie ragazze e in generale.
La sua determinazione lo porterà a rapire Jana per girare l'ultima scena del film, in quanto lei lo ha rifiutato pochi giorni prima, perché spaventata dalla sua irruzione nella camera d'albergo dove alloggia.
Il finale riserva una piccola sorpresa, che forse i più accorti avranno già intuito. Ma io non ve la svelo.



Il girato a Cannes è per buona parte "pirata", molte scene dove vengono mostrati i vari ospiti sono state fatte senza alcun permesso, Winters però amalgama molto bene il tutto e il film è fluido e convincente.
Lo scenario poi è veramente idilliaco, con una colonna sonora molto efficace, che stempera molto quello che invece potrebbe risultare pesante. Ma non è così, The last horror film è un film leggero ma con un impatto importante. Molto meno pesante di Maniac (purtroppo non si può non nominarlo o almeno farci un piccolo paragone) però. Vinnie ci piace, ci fa anche pena nella sua determinatezza. Tutti lo bistrattano, la madre, che lo ama, lo esorta spesso a restare coi piedi per terra, (le scene con la madre, che poi è veramente la madre di Spinell, sono davvero esilaranti) suscitando reazioni isteriche nel figlio ad ogni telefonata per comunicare come sta andando al Festival. 
La Munro, che è già collaudata con Spinell, per via di Maniac, fa il suo dovere e ci porta il profilo di un'attrice di film dell'orrore che però non è la solita ochetta giuliva. Anzi è parecchio "ganza" e molto convincente secondo me.
E' una spasso questo film, uno spasso che però si prende sul serio. 



Il solito problema "nostrano" è che non c'è un edizione in lingua. Un vero peccato, come lo è per moltissimi altri film mai arrivati ufficialmente nel nostro paese.
La cosa è ovviamente risolvibile, anche se sarebbe bello che qualcuno si interessasse un giorno a farci avere almeno una versione sottotitolata.
Il film tra l'altro esce in dvd in USA solo nel 2009, quando la Troma decide di distribuirlo anche in questo formato.
Prima era uscito solo in vhs (per forza) e aveva avuto una distribuzione nella sale molto limitata, nonostante il successo a vari festival (vince per la fotografia a Sitges ) e due candidature ai Saturn Awards.
E purtroppo c'è da dire che, almeno fino a quest'anno, le versioni che giravano erano pesantemente tagliate delle parti gore.
E appunto quest'anno pare sia disponibile finalmente anche una versione uncut, e con molto materiale extra, che renderà finalmente giustizia.
Questo grazie a Severin




In conclusione, se vi manca la visione di questa pellicola, io vi straconsiglio di recuperarla. E' una vera perla, fidatevi.







10 ott 2023

20 FILM HORROR CHE QUEST'ANNO COMPIONO 50 ANNI

 


Precisiamo: questa non è una classifica. Questa è una semplice lista di film, un reminder se preferite, per ricordare appunto qualche film uscito nel 1973 e che quest'anno si accingono a spegnere 50 candeline.

Non sembra vero, ma il tempo passa. E poi, si può sempre scoprire qualcosa di nuovo!

Perché 20? Perché 10 sarebbero troppo pochi e più di 20 sarebbero troppo tanti. Si aggiungerebbe troppa roba, magari poco significativa, e perché, per me, 20 era un buon numero.

Sarà un articolo lungo, quindi  mi limiterò solo ad accennare trama e qualche piccola curiosità se serve.

 Spero di aver fatto un buon lavoro.


1 L'ESORCISTA


Il capostipite del filone esorcistico che poi verrà, diretto da William Friedkin che non credo abbia bisogno di grandi presentazioni. Fece scalpore quando uscì, ingrandendo ancora di più la fama di mito del cinema horror.
In questi giorni è stato riportato in sala, in versione integrale e restaurata per offrire la possibilità di una visione più immersiva anche a chi se lo era perso allora.

Una ragazzina di 12 anni inizia a manifestare strani comportamenti. Dopo vari tentativi di cure, la madre dovrà convincersi che la figlia è posseduta da un demone e trovare chi la possa aiutare per esorcizzarlo dalla figlia.

2 THE WICKER MAN


Censurato al limite della sopportazione, The wicker man, è il folk horror per eccellenza. Una pellicola scomoda negli anni 70. Per l'esplicità nel mostrare nudità e il sesso e un culto pagano, che nulla ha a che vedere con Dio e il cattolicesimo. Film preferito da Christopher Lee, che a dir suo, era la possibilità di scucirsi di dosso il mantello di Dracula e essere anche altro, oltre al famoso vampiro.

Il poliziotto ultra puritano Howie viene mandato sull'isola di Summerisle per indagare sulla scomparsa di una ragazzina. L'uomo viene accolto da una comunità dedita a culti pagani e ad altre strane usanze. Ben presto scoprirà di essere in trappola.

3 A VENEZIA... UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING


Diretto da Nicholas Roeg, con Donald Sutherland e Julie Christie. Tutto ambientato nella affascinante e misteriosa Venezia è un thriller psicologico davvero immancabile se amate il genere. Come molti cult dell'epoca ha avuto il suo bel da fare per farsi amare, ma alla fine ci è riuscito come merita.

I coniugi Baxter sono a Venezia per lavoro. Pochi mesi prima la loro figlia è annegata in un laghetto a casa loro e il dolore è ancora vivo per la coppia. Laura Baxter si convince che la figlia sia accanto a loro quando una veggente le dice di averla vista. 

4 I CORPI PRESENTANO TRACCE DI VIOLENZA CARNALE 


Conosciuto anche col titolo di Torso, il film di Sergio Martino, regista di genere molto famoso tra gli anni 70 e 80, è quello che si può definire un protoslasher, cioè un precursore del sottogenere che avrà un enorme successo negli anni 80, soprattutto negli Stati Uniti, con centinaia di film. Un mix di giallo, thriller e horror, con la bella dose di violenza che ancora fa un certo effetto.

Un misterioso assassino massacra alcune ragazze che studiano in un college per straniere a Roma. 4 studentesse si rifugiano in una villetta isolata per starsene tranquille, ma l'assassino le raggiunge anche lì.

5 LA CAVALCATA DEI RESUSCITATI CIECHI


Il secondo capitolo della cultissima saga dei Resuscitati Ciechi di Amando De Ossorio, che poi vedrà altri due sequel, ( questi ultimi sempre più in calando però) riesce ancora ad avere un certo fascino. Merito degli zombotti templari, tanto lenti quanto letali e del trash molto presente nella pellicola, e nella saga in generale.
Un vero mito del b-movie spagnolo anni 70.

Al villaggio di Bersan ci si prepara per il 500esimo anniversario del linciaggio di alcuni templari, colpevoli di stregoneria e sacrifici umani. Purtroppo però c'è chi però li vuole riportare in vita e, grazie ad un antico rito riesce a risvegliare i Templari. La festa così si trasformerà in un incubo per i cittadini di Bersan.

6 LISA E IL DIAVOLO


Ennesima pellicola di Mario Bava, ormai rodato da tanti bei film. Purtroppo la pellicola non ebbe gran successo alla sua presentazione quindi Bava, temendo un fiasco totale, rielaborò il tutto e decise di farla uscire nel 75 col titolo La casa dell' esorcismo. 

Lisa è una turista americana in viaggio in Spagna. Dopo aver fatto la conoscenza con uno strano personaggio, verrà attirata in un palazzo, dove quest'ultimo si diverte a tormentarne gli abitanti attraverso strani riti.

7  LA MORTE HA SORRISO ALL'ASSASSINO


E' il primo horror diretto da Joe D'Amato e viene girato in soli 8 giorni. Il film è un horror gotico con la bella Eva Aulin. In una scena un gatto dovrebbe graffiare uno degli attori e sfigurargli la faccia. Dato che non si riusciva a venirne fuori, D'Amato gettò il gatto addosso all'attore.

Una ragazza ha un'incidente con la sua carrozza e viene ospitata in una villa. Dopo il suo arrivo iniziano a succedere cose strane e alla fine si scoprirà che la ragazza è arrivata lì per un motivo preciso.

8 LA CITTA' VERRA' DISTRUTTA  ALL'ALBA



Quarto film di Romero, che stavolta si cimenta in un fanta horror mettendoci sempre la sua "critica sociale". Il film è stato poco pubblicizzato e distribuito a suo tempo, anche se è un'ottimo prodotto. Forse un po' grezzo ma fa il suo dovere.

Una pericolosa arma biologica sfugge al controllo e si sparge per la cittadina americana di Evans City. Gli infetti diventano estremamente rabbiosi. L'unica soluzione per il governo americano è l'uccisione degli infetti e la distruzione della città.

9 OSCAR INSANGUINATO


Molto simile a Labominevole Dr. Phibes, Oscar insaguinato vede un Vincent Price, sempre magnifico, alle prese con vari omicidi. Diretto da Douglas Hickox il film è uno dei preferiti di Price. 

Edward Lionheart è un attore Sheakespiriano che però è continuamente stroncato dalla critica. Quando un attore più giovane verrà insignito del premio tanto ambito, inizierà una vendetta su chiunque lo abbia criticato in maniera negativa.

10 IL MESSIA DEL DIAVOLO
    

Film dalle atmosfere Lovecraftiane, molto belle, il film è diretto da Willard Huyck e Gloria Katz che sono anche autori della sceneggiatura. Il film riesce bene nonostante le limitazioni di budget ed è una piccola perla da scoprire.

 Una ragazza si reca nella cittadina di Point Dume alla ricerca del padre. L'uomo è scomparso e di lui non si hanno notizie. La ragazza avrà esperienze sempre più bizzarre fino al finale in cui dovrà lottare per salvarsi.


11 DOPO LA VITA



Dal romanzo di Richard Matheson, La casa dell'inferno (il titolo originale infatti è The legend of Hell House) la pellicola di John Hough è un horror gotico sovrannaturale tra i migliori del suo tempo.

Alcuni esperti sono invitati ad investigare in una villa infestata dallo spirito di un satanista. I tentativi di esorcizzare lo spirito malavagio dell'uomo negli anni sono tutti falliti, lasciando dietro di sé una scia di morti.

12 I SATANICI RITI DI DRACULA


Tra la sfilza di film su Dracula, interpretati da Christopher Lee, nel 73 abbiamo questo The satanic rites of Dracula, forse non tra i migliori, ma sicuramente molto divertente e degno di nota. Il film è diretto da Alan Gibson e a d interpretare Van Helsing è il mitico Peter Cushing.

Una setta satanica è al centro delle indagini dei servizi segreti britannici. Van Helsing è chiamato a collaborare e, scoperti i piani della setta di diffondere un virus, si convince che dietro a tutto ciò ci sia il suo nemico di sempre: il conte Dracula.

13 THE VAULT OF HORROR


Il film è conosciuto anche come Tales from the crypt II, perché è in effetti il seguito del film antologico del 1972. Anche questo è un antologico e prende il nome dai fumetti editi dalla EC Comics : The vault of horror, ma nessuna delle storie però appare nel fumetto Americano. A dirigere è Roy Ward Baker e il film è composto da 6 episodi.


14 BABA YAGA


Horror erotico che si ispira al fumetto di Guido Crepax "Valentina". E' diretto da Corrado Farina e interpretato da Isabelle De Funes, George Eastman e Carrol Baker.

Valentina, una fotografa, fa la conoscenza con una strana donna, Baba Yaga, che piano piano si insinua nella sua vita. La ragazza si accorgerà presto che la donna è una strega e sta anche cercando di sedurla. Solo l'intervento del suo fidanzato riuscirà a salvarle dalle grinfie di Baba Yaga.

15 IL MOSTRO E' IN TAVOLA... BARONE FRANKENSTEIN


Andy Wharol e Paul Morrissey mettono in scena un classico dell'orrore a "modo loro". Il risultato è una specie di commedia bizzarra che non lesina sul sangue e sulle scene truci. Girato insieme ad un' altra rivisitazione, quella di Dracula (Dracula cerca sangue di vergine e... morì di sete -1974) , Il Frankenstein di Morrissey vede protagonista un giovane Udo Kier e la collaborazione del nostro Antonio Margheriti. Il film infatti è girato in Italia.

Cacciato dall'università, Frankenstein si rifugia nel suo castello per continuare i suoi esperimenti. Creerà due esseri che vorrà poi far accoppiare per dar vita ad una nuova potente razza. Le cose non andranno nel modo sperato però.

   16 CURSE OF THE DEVIL
    

Settimo (credo) film sulla saga del lupo mannaro Waldemar Daninsky, interpretato dal mitico Paul Nashy. Non tutti i film sono editi in Italia, ma è una saga interessante, con alti e bassi. La rende sicuramente iconica la presenza di Nashy e le molteplici "fatiche" che il suo personaggio deve affrontare ogni volta. Il film è diretto da Carlos Aured

Stavolta Daninsky viene trasformato in lupo mannaro da un discendente di una strega, condannata da un suo avo nel medioevo.

17 PSYCHOMANIA


Conosciuto anche col titolo di The death weelers, questo gioiellino britannico è sempre troppo poco nominato. Diretto da Don Sharp, già attivo per alcuni film horror della Hammer, è un biker movie con l'aggiunta del sovrannaturale.

Tom è il leader di una gang di motociclisti che si fa chiamare "The living dead". Il ragazzo è appassionato di occultismo e, quando scopre di poter diventare immortale suicidandosi e stipulando un patto col Diavolo, decide di provarci e di coinvolgere anche i membri della gang.

18 LA ROSA DI FERRO



Quinto film del regista francese Jean Rollin, The iron rose o La rose de fer, è un horror psicologico che si svolge per la maggior parte in un cimitero e ne sfrutta la magnifica atmosfera. Il regista appare in un cameo come un personaggio che si aggira nel cimitero.

Due ragazzi restano bloccati in un cimitero dopo aver fatto sesso in una tomba scavata da poco. Nella notte le loro peggiori paura li terrorizzeranno in un vortice onirico e inquietante.


19 LE VERGINI CAVALCANO LA MORTE


Lucia Bosè nei panni della famosa contessa sanguinaria Erzebeth Bathory. Questa produzione italo/spagnola è diretta da Jorge Grau è un horror in costume ambientato nel sedicesimo secolo. Grau mischia gotico e vampirismo con un po' di sangue e nudo (che nella versione spagnola pare non ci sia). 

Una marchesa, ossessionata dalla bellezza eterna scopre che, sacrificando giovani ragazze e cospargendosi col loro sangue, può restare giovane per sempre. Iniziano così varie sparizioni di ragazze del villaggio vicino al suo castello.

20 NON AVERE PAURA DEL BUIO


L'ultimo film selezionato è un film per la televisione. Don't be afraid of the dark è un simpatico horror senza sangue nè troppe pretese che però funziona abbastanza. Diretto da John Newland, non ha un cast importante ma ce lo ricordiamo per il remake del 2010 con Katie Holmes.

Una donna e suo marito vanno a vivere nella vecchia casa della nonna di lei. In questa casa la donna inizia ad avere strane sensazioni e ad avvertire presenze. Si scoprirà che la casa è abitata da piccoli esseri demoniaci.







































 



6 ott 2023

PANIC (1982) - Recensione

Titolo: Panic / Bakterion

Anno: 1982

Paese: Italia, Spagna

Regia: Tonino Ricci (Anthony Richmond)

Trailer



I vivi Invidieranno i morti!

Oggi vi parlo di quello che potrebbe diventare il "guilty pleasure" di molti lettori di questo blog, se non lo è già.
Il candidato perfetto per la mia rubrica sui b-movie (che trovate sul canale youtube) e, non una nuova scoperta, ma un gradito ritorno alla memoria.

Bakterion, trovo più affascinante questo titolo, è un film brutto, è evidente. Pieno di difetti e poco curato.
Quindi perché parlarne? Perché tutti i film hanno diritto ad avere spazio e perché in fondo è un "brutto ma bello".



A Newtown una azienda chimica sta lavorando su un agente patogeno da usare per scopi militari. Purtroppo qualcosa va storto e il virus riesce ad uscire dal laboratorio. Il professore che se ne occupa sparisce di punto in bianco (che strano) ed iniziano ad accadere un sacco di fatti macabri e sanguinosi. Pare che qualcuno o qualcosa aggredisca le persone sbranandole letteralmente.
Il Capitano Kirk indaga con la polizia locale e la dottoressa Jane Blake, che intanto cerca di trovare un antidoto al virus. Il governo però ha già attuato il piano anti contaminazione: Se non si troverà un antidoto nei tempi stabiliti, la città di Newtown, dopo essere stata isolata dai militari, verrà cancellata dalla faccia della terra.
La corsa contro il tempo è cominciata!



Il film di Ricci vorrebbe essere la risposta italiana a The crazies di George Romero forse, ma non lo è. E' ambientato in Inghilterra con un buon cast, David Warbek e Janet Agren, che fanno un ottimo lavoro data la situazione in cui si trovano.
E riescono a far provare simpatia per questa pellicola a tratti scalcagnata e, purtroppo noiosa.
Un po' The incredible melting man, un po' il già citato La città verrò distrutta all'alba, Bakterion soffre molto a causa dei momenti morti, inseriti a caso, e di alcune soluzioni povere ma non ben ottimizzate.
Che poi si capisca già da subito che il Professor Adams è la mostruosa creatura che dilania i cittadini di Newtown è di poco conto. Quindi niente grosso spoiler
Creatura che si cela fino quasi alla fine, per poi mostrarsi in tutta la sua grazia (no). Però gli effetti del mostro sono decenti, diciamolo. Data la situazione, una maggior dose di splatter ci sarebbe stata poi. Invece ci si ferma sempre molto prima, mostrando poco. Un peccato perché sarebbe stato un valore aggiunto, che ha volte aiuta significativamente.
Il finale viene ridicolizzato (davvero non serviva!) da un  conto alla rovescia messo lì per creare tensione, ma che ovviamente non crea nulla se non un grosso facepalm.

Era davvero necessario?

In conclusione il film a me è piaciuto, ma a metà. Ho apprezzato i personaggi, la storia anche che, seppur telefonatissima, in qualche modo piace, il mostro e anche gli omicidi, anche se poco incisivi.
Lo consiglierei a chi ama questo tipo di pellicole, come succede con molti film che trovate su questo blog.
A chi ha voglia di perdere un'oretta e mezza, anche se non troppo divertente, per scoprire come un film brutto possa comunque avere il suo perché.








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