4 ago 2023

APOCALYPSE DOMANI (1980) - RECENSIONE

Titolo americano : Cannibal apocalypse 
Anno : 1980
Regia : Antonio Margheriti   


Usciva oggi, 4 agosto, Apocalypse domani, "cannibal movie" diretto da Antonio Margheriti. Margheriti, veterano del genere (ha diretto tra horror e action movie una sessantina di pellicole tra gli anni 60 e i 90, molti con lo pseudonimo Anthony M. Dawson) ci porta stavolta una pellicola alquanto originale, seppur ben inserita con i film in voga. 


Il tutto inizia quando un manipolo di militari in Vietnam vive un'esperienza estrema durante un salvataggio. Tornati a casa svilupperanno un insana passione per la carne umana. Seminando il panico in città. 


Il cannibalismo in questo horror/action è visto come un'infezione, una malattia contagiosa che ha diversi stadi di incubazione. I soggetti poi diventano violenti e incontrollabili. Ma sono assolutamente consapevoli e in certi casi cercano di combattere la malattia. 
Un punto di vista interessante, che può essere visto anche come una spiegazione, un pò più horror  (ma neanche tanto) della sindrome traumatica da stress che colpisce i militari al ritorno dal Vietnam (in questo caso) e da qualsiasi conflitto in generale. 
Diecevamo "action/horror". Margheriti mescola i due generi, spruzzandoli con una bella dose di splatter e violenza varia. Il film ha delle belle scene e non lo sipuo negare. 
Se poi ci mettiamo un bel cast che comprende John Saxon, Giovanni Lombardo Radice e altri caratteristi del momento il tutto fila ancora più liscio.
Saxon è perfetto. Non è troppo macio, ma nemmeno troppo raffinato per il ruolo. Ci sta alla grande! 
Peccato che però Saxon, non sapesse il vero contenuto del plot quando accettò il ruolo. A quanto pare la parte cannibalica era stata omessa, e l'attore accettò pensando fosse un semplice action movie. Finí comunque il film ma non lo vide mai completo.


Da segnalare la scena nel supermercato col nostro Giovanni Lombardo Radice. Una delle migliori del film sicuramente. 

Contribuisce alla sceneggiatura anche Dardano Sacchetti, e agli effetti speciali Giannetto de Rossi. 
Il titolo richiama il più famoso Apocalypse Now, che però non è affatto horror, ma era cosa usuale all'epoca. I titoli "acchiappa pubblico" per i film horror italiani sono l'ordine del giorno negli anni 80.
Il film è un cult a tutti gli effetti, amato anche da Quentin Tarantino. Purtroppo però se ne parla davvero poco, ed è un peccato perché a mio avviso è un vero gioiellino. 
Soffre forse il fatto di essere uscito in un periodo dove c'era tanta roba, tanta carne al fuoco, e, seppur riesca ad essere originale a suo modo, come detto in precedenza, non riece ad emergere del tutto, restando a disposizione più che altro della nicchia di amanti del b-movie. 
C'è da dire che però mantiene una certa serietà e non cade mai nel trash, come potrebbe facilmente capitare. Da valutare e rivalutare assolutamente! 




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