Carrie - Lo sguardo di Satana, film del 1976 diretto da Brian De Plama e adattamento del romanzo di Stephen king, torna in sala per un tempo limitato, grazie alla Cineteca di Bologna.
In realtà sono un po' fuori tempo massimo per la notizia, che comunque ho fatto girare da subito sugli altri social.
Dedico comunque un articolo all'iniziativa, perché merita e non è né la prima, né l'ultima messa in atto dalla Fondazione, che si occupa di riportare in auge e in sala, la cinematografia in generale.
In passato abbiamo già avuto modo di vedere restaurati in 4K altri film poi riportati in sala per la gioia di fan e neofiti interessati.
IL FILM E' GIA' IN SALA DAL 21 OTTOBRE MA C'E' TEMPO FINO AL 31 : Ecco la lista consultabile delle sale con tutte le date distribuite nel nostro paese.
Per chi non sapesse nulla di questo film, anche se dubito che sia misconosciuto a qualcuno, Carrie è il primo romanzo di Stephen King e viene pubblicato nel 1974.
IL LIBRO
Narra la storia della adolescente Carrie White. Una ragazzina timida e fortemente traumatizzata dalla madre, una donna dal fanatismo religioso estremo che costringe la figlia ad una vita differente dalle sue coetanee.
Questo fa si che Carrie venga bullizzata a scuola, per la sua profonda diversità dal resto dei ragazzi. Un bullismo che la traumatizza ancora di più e che la porter a scoprire di avere poteri telecinetici, scatenatisi con la sua prima mestruazione.
E' un libro denso e intenso, che mischia l'orrore della fiction con quello di tutti i giorni. Col bullismo e con la cattiverie del genere umano verso chi non rispetta un determinato parametro sociale e viene visto come "sfigato" e di conseguenza emarginato ma anche usato per divertimento e per placare le frustrazioni di chi compie questi atti. Non a caso anche la madre, una puritana incallita è frustrata perché, il marito e padre di Carrie, l'ha lasciata, e ha abbandonato anche la figlia, perché stufo del comportamento esagerato della moglie.
IL FILM
De Palma cambia solo alcune cose del romanzo di King, ma il suo film resta potente e ci comunica le stesse cose, ciò che ci siamo immaginati leggendo il libro lui ce lo fa vedere per bene, senza lesinare sulla cattiveria del compagni di classe di Carrie e senza lesinare sul finale, un tripudio di violenza, frutto di angherie subite per tutta la vita.
Il regista usa la macchina da presa in maniera superba, ed enfatizza tutti i momenti salienti e della pellicola. Ci porta in evidenza tutto quello che va evidenziato. Ma anche il contorno è comunque importante.
Chi riuscirà a vedere il film in sala avrà sicuramente un esperienza visiva soddisfacente. (Che è riduttivo)