14 giu 2024

OLD BUT GOLD: 20 DIETRO LE QUINTE CHE AMERETE

 Ogni tanto ci vuole qualche articolo poco impegnativo, poco impegnato e...poco di tutto.

I backstage sono sempre cose che incuriosiscono sia che siano fotografici che video. Fonte, più o meno di informazioni e approfondimenti riguardo ai film. E quindi per noi appassionati sono una vera miniera d'oro credetemi.

Oggi vi porto un veloce articolo con 20 foto dietro le quinte che amo di più perché per me sono iconiche Sperando che magari qualcuno non le abbia mai viste. Chi lo sa.


Robert Englund e Miko Hughes sul set di Nightmare Nuovo Incubo (1996)

Stephen King e Tom Savini sul set di Creepshow (1983)

John Travolta e Nancy Allen sul set di Carrie (1976)

Sul set de La mosca (1986)

James Cameron, Sigourney Weaver e Michael Biehn sul set di Aliens (1986)

Sul set di Halloween 2 (1981)

Stephen King sul set di Brivido (1982)


Pronti per il ciak sul set di The Wicker Man (1973)

Il make-up artist Tony Gardner coi suoi corpi animatronici sul set de Il ritorno dei morti viventi (1985)

Sul set di Nightmare (1984)

Joe Dante sul set de L'ululato (1981)

Dietro le quinte di Non aprite quella porta (1974)

Dietro le quinte di ReAnimator (1985)


Sul set di The Amityville Horror (1979)

Sul set di Blob (1988)

Rob Bottin sul set de La Cosa (1982)

Clive Barker sul set di Hellraiser (1987)

Peter Cushing e Roy Ashton sul set di Tales From the Crypt (1972)

Sul set di Nightmare 4 (1989)

Caroline Williams, Dennis Hopper e Tobe Hooper sul set di Non aprite quella porta 2 (1986)

8 giu 2024

RICORDI D'INFANZIA #2 - Due occhi diabolici di George Romero e Dario Argento

Il secondo appuntamento coi ricordi d'infanzia è un po' forzato. Data l'uscita in bluray del film da parte di Rustbalde, che, con Due occhi diabolici è al suo quinto film, tra l'anno scorso e quest'anno, mi sembrava il caso di unire le due cose .
Due occhi diabolici è stato uno dei film che ho noleggiato più di una volta. Perché? Perché mi piacevano Dario Argento e George Romero e perché, dopo la prima visione, mi piaceva anche il film.
Pensate che recentemente ho recuperato anche la VHS, stessa edizione che noleggiavo, per completezza di collezione e anche per nostalgia.
Quindi ho accolto di buon grado l'annuncio di Rustbalde inerente a questo titolo.



12 anni dopo la loro collaborazione per Zombi, Dawn of the dead, George Romero e Dario Argento si mettono insieme per fare un film. Nel gennaio del 1990 infatti esce Due occhi diabolici, Two evil eyes, (nessuna traduzione stramba per l'Italia fortunatamente. Ma forse non era già così in voga il deturpamento dei titoli originali).
Il progetto iniziale prevedeva un lavoro a 4 mani si volevano infatti anche Wes Craven e John Carpenter che però non andò in porto. Romero e Argento quindi decisero per un episodio a testa di circa un'ora ciascuno.
Il soggetto erano i racconti di Edgar Alla Poe. Romero fa I fatti nel caso di Mr. Valdemar e Argento Il gatto nero.

Madeleine Potter nel segmento "Il gatto nero"
Bingo O'Malley è Ernest Valdemar nel segmento diretto da Romero



















I racconti sono adattati per una narrazione "moderna", le storie sona infatti ambientate ai giorni nostri.

Nel primo episodio, diretto da Romero, Jessica (Adrienne Barbeau)l'avida moglie di Ernest Valdemar, un vecchio ricco e morente. La donna cerca di ottenere il suo denaro prima della sua morte con l'aiuto di un medico, suo amante. Riesce a fargli firmare i documenti necessari in quanto Valdemar è costantemente ipnotizzato dal medico per scopi terapeutici. Le cose si complicano quando Valdemar muore mentre è ancora ipnotizzato.
Inizia così un incubo ad occhi aperta per Jessica ed il suo amante.

Jessica e Robert sono terrorizzati dalle urla strazianti di Valdemar

Nel secondo segmento, quello di Argento invece è Il gatto nero a farla da padrone. 
Il fotografo Rod (Harvey Keitel) è ossessionato da scene truci e sanguinose. Un giorno la sua compagna Annabelle, porta a casa una gatta nera, che manifesta subito antipatia verso l'uomo. 
La cosa è reciproca e dopo vari scontri e graffi Rod decide di fare un servizio fotografico con l'animale. Ma durante gli scatti è troppo preso e, nella foga, uccide la gatta. Inizia così ad avere incubi e a litigare con Anabelle che è convinta che la gatta sia sparita per colpa sua. Al culmine di una lite Rod uccide Annabelle e poi tenta di nascondere il corpo murandolo, con la gatta, dietro ad una libreria. Inutile dire che le cose andranno maluccio per Rod.

Rod sulla scena di un crimine "particolare"

Due occhi diabolici è la visione modernizzata dei racconti di Poe, vista dagli occhi (diabolici) di due tra i più grandi registi horror e thriller. Il gioco di parole del titolo è azzeccatissimo secondo me!

Romero gira un segmento in stile Creepshow, merito anche della presenza di Adrienne Barbeau e di E.G. Marshall che in Creepshow avevano una  parte in due degli episodi: La cassa e Strisciano su di te.
Il tutto è infatti molto "Creepshoso", se mi passate il termine, con tanto di zombi (il morto ipnotizzato Valdemar) e finale quasi da Ai confini della realtà con misteriosi spiriti che non credo abbiano le più buone intenzioni. Oltre alla Barbeau e Marshall, Romero ci mette la moglie Christine Forrest, nella parte di un infermiera, e un Tom Atkins che a fare il poliziotto è sempre bravo.
Una regia liscia e senza fronzoli, con la Barbeau a tenere tutto in piedi ad un certo punto. Stupenda la villa di Valdemar, che è praticamente il 90% del set del segmento.
Magari non stupefacente, ma comunque un lavoro ben fatto e che ha nel finale un'angoscia non poco sentita.

Argento se la cava altrettanto bene, la scena dell'incubo di Rod, con la previsione del suo destino è davvero ottima. Ma nel complesso è tutto ben studiato e messo in scena. Da segnalare il cameo di Tom Savini che fa sempre piacere. Savini partecipa al film anche come membro della crew che si occupa degli effetti speciali.
Ci infila anche altri elementi tratti dai racconti di Poe, come il nome di Rod che è per esteso Roderick Usher, la scena in cui lo vediamo per la prima volta  presa da Il pozzo e il pendolo, la scena del cameo di Savini è anch'essa presa da un'altro racconto: Berenice. Insomma Argento dissemina di piccoli omaggi il suo segmento e lo rende ancora più inquietante. Harvey Keitel è davvero bravo (ma quando non lo è?) e anche Madeleine Potter è una scelta più che buona per il suo ruolo. Affascinante e ambigua.

Nel complesso Due occhi diabolici può essere considerato un piccolo cult degli anni 90. 
E non posso fare altro che consigliarvi l'uscita nostrana di Rustblade perchè è davvero un'ottima proposta. Si va dall'edizione standard alla più ricca di gadget. 
Dipende davvero da quanto siete fan del film. Audio e video, dell'edizione i blu ray, sono ottimi.

Il link al mio unboxing sul canale youtube





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